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bruciati sulla piazza della Minerva, ed al campo dei Fiori, dove suolevano avere luogo gli Auto-da-Fè. Furono i tempi terribili, in cui venne bruciato vivo Giordano Bruno.

Rinchiusi nel Ghetto, gli Ebrei non vi erano punto proprietarii, imperocchè le case appartenevano ai Romani, e vi avevano stanza pure famiglie distinte, come i Boccapaduli. Erano quelli proprietari; gli Ebrei soltanto inquilini. Perchè potessero rimanere perpetuamente rinchiusi in quelle strade, era mestieri assicurare loro un modo durevole di starvi, imperocchè senza di questo si sarebbero trovati gli Ebrei esposti a due pericoli; mancanza di tetto, qualora i proprietari non avessero voluti averli più per inquilini; impossibilità di pagare, od aggravio incomportabile, quando avessero i proprietari voluto accrescere le pigioni al di là del ragionevole. Si promulgò pertanto una legge, la quale ordinò dovessero i Romani restare padroni delle case affittate agli Ebrei, ma averne questi il possesso a titolo enfiteotico; non potessero i proprietari epellerli sempre quando avessero pagata regolarmente la pigione, ne aumentare questa; fosse lecito agli Ebrei praticare nelle case quelle ampliazioni od innovazioni che ritenessero di loro convenienza. Il diritto derivante da quella legge ebbe il nome che porta tuttora di diritto di Gazzagà. In forza di questo l’Ebreo rimane proprietario assoluto del suo contratto di locazione, può lasciarlo in retaggio ai congiunti, lo può alienare, ed oggi tuttora è ritenuta cosa vantaggiosa possedere in forza del dritto di Gazzagà un contratto di locazione, trasmessibile per eredità, ed è molto ricercata quella giovane ebrea, la quale può recare in dote al suo fidanzato un tale documento. In forza di questa legge benefica fu assicurato agli Ebrei un tetto, che possono in certo modo dire loro proprietà.

Pio V, Ghislieri, nel 1566 confermò la bolla di Paolo IV, promulgò ordini severi per impedire agli Ebrei di vagare nella città, perchè dovessero di nottetempo venire rinchiusi nel Ghetto. All’Ave Maria le porte di questo venivano irremissibilmente chiuse, e gli Ebrei colti fuori andavano