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un certo Lotto che fa da cavallo e da Cicerone. I monelli ci scherzano e fortuna per costui che i cavoli e le patate non sono a tiro altrimenti povero a lui! Finalmente la retate è fatta... si dà il segnale che la scena sta per incominciare; si alza la tela. Un pigia... pigia di monelli... che sarebbe un pro signorile a metterli allo scapaccione, li levano dalle mani!

— Anche lei signor Antonio si trova qui?

— Sicuro, al buio come le vecce; avevo fatto disegno di puntare una bella ragazza, piglia... Meo! L’altra sera al buio tentai di assidermi e sentii un inciampo ai piedi ed esclamai: che qualche birichino di monello ci abbia fatto il comodo suo?

Restai sorpreso; vicino a me si esclamò: Signore, invade il mio domicilio.

— Ritirai all: istante le gambe aggiungendo: scusi tanto adorabile creatura, con questo buio è un miracolo se non ci si baratta la testa! Costei rise ed io approvai.

Mi diceva l'amico Mario: al buio mi ci trovo bene, son bazze che non capitano a tutti i quarti d’ora, così si può azzardare un briscolino amoroso e c’incastra anche il ganascino.

Incomincia lo spettacolo, si ammirano delle scene del teatro della guerra Italo-Turca, prese dal vero, che impressionano come se noi fossimo presenti a quelle fiere lotte e sanguinose battaglie. Poveri nostri fratelli! In quello svolgimento guerresco sono ammirabili gli sforzi di valore e tutti unanimi. Bisogna vedere l'affaccendarsi nel trasportare l'artiglierie, molte volte i carri restano affondati fra quella sabbia... soldati e superiori attorno ai cannoni a dar lena alle ruote e riuscire vittoriosi. In quel parapiglia, soldati e comandanti son tutti militari dello stesso grado,