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glia, per esempio, il bavoso studentello del Liceo di Napoli, reso famigerato fra i guaiolosi lazzaroni della critica piazzaiuola di bascin puortu per un articolo contro M. Rapisardi.

Già: il mingherlino Bragaglia a quest’ora le avrà mandato una lettera, dicendole presso a poco. «Lei è un grand’uomo, un genio, d’un coraggio titanico, ha flaggellato, come ho fatto io, quel gufo di Catania che strimpella sul chitarrino canzoni sciocchissime e bruttissime. Come calzano bene questi due superlativi! il miserello ne creperà di rabbia! Viva Lei! io non posso più dimostrarle la mia stima e venerazione, mi accolga, illustre campione, sotto le sue grandi ali, e m’abbia sempre pronto a risciacquarle il vaso da notte e pulirle il....

Suo umilissimo etc....»

E così Ella ha trovato qualcuno che la proclama un genio, come io La proclamo un guastamestieri di prima qualità.

Sissignori, di prima qualità, perchè quando Ella mi scrive tutto quel ben di Dio di sciocchezze e d’insolenze contro l’autore del Lucifero e delle Ricordanze, contro il signor Rapisardi, sa