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viii al lettore

del nostro Poeta: trovateci tutti i difetti che volete, stampate delle critiche serie, con delle ragioni, non con delle insolenze — se pur ne siete capaci — ma per amor dell’arte, ed anche un po’ di voi stessi, lasciate tranquillo il sereno artista che vive nell’arte e per l’arte, canta la Natura e passa intatto e non curante in mezzo ai pettegolezzi del volgo ed alle ire de’ suoi avversari.

Chè i nostri nepoti, di questa triste pagina della letteratura contemporanea, non potranno altri incolpare se non l’insania vostra.

Catania, 7 Giugno 1881.

Federico de Roberto.