42 Non vi fu marinar, nè ignun, ch’ardisse
Volger verso Rinaldo sol la faccia;
E per paura il mar parve ubbidisse,
Perchè in un tratto si fece bonaccia:
Morgante a prua dal trinchetto si misse,
E fece come antenna delle braccia,
Ed appiccovvi la spazzacovert,;10
Ed è sì forte che la tiene aperta.
43 Greco ridea quando e’ vedeva questo,
E tosto inverso la prua se ne venne,
Ed acconciò se nulla v’è di resto;
E dice: Qui non bisogna altre antenne
E forse tu non fai il servigio lesto?
Nè anco Orlando le risa sostenne,
E dice: Porti chi vuol per rispetto,
Chè ci è l’antenna e l’arbor del trinchetto.
44 Dove è Morgante, non si può perire.
Morgante tanto la vela portoe,
E ’l vento è buono, che volea servire;
Che finalmente la nave guidoe,
Tanto che ’l porto comincia apparire;
Vero è ch’alcuna volta si posoe;
E son tutti condotti a salvamento,
Perch’era poco mare, e fresco vento.
45 Ma la fortuna che è troppo invidiosa,
Fece che mentre che Morgante mena
A salvamento il legno ed ogni cosa,
Subito si scoperse una balena;
E vien verso la nave furiosa,
E cominciò a levarla con la schiena:
E finalmente l’are’ traboccata,
Se non l’avessi Morgante ammazzata.
46 Eravi alcun che bombarde gli scocca,
Ma non potevon da lei ripararsi.
Greco diceva: La nave trabocca,
E credo che’ rimedi sieno scarsi.
E pur la bestia una scossa raccocca,
Tanto che più non sapevon che farsi,
Perchè la nave levava su alta;
Se non ch’addosso Morgante gli salta.