9 quel ch’avea con Orlando combattuto,
E che volea combatter con Rinaldo:
Che venga presto in là ben provveduto.
E Salincorno mai non si fu saldo,
Che diecimila ordinava in suo aiuto:
Ed eron, perché e’ son di luogo caldo,
Uomini neri e di statura giusti,
E portati per ispade mazzafrusti.
10 Rappresentossi con questi al Soldano.
Or ritorniamo a Rinaldo, ch’avea
Già vinto il Veglio: un giorno quel Pagano
Ch'avea con lui mandato prima Antea,
Vide venir gran gente per un piano;
E con Rinaldo e col Veglio dicea:
Che gente è questa, che di qua ne viene?
Non si conosce a’ contrassegni bene.
11 Rinaldo, come e’ furono appressati,
S’accosta, e domandava uno scudiere:
Chi son costoro? Ove siete avviati?
Costui rispose: È il mastro giustiziere,
Ch’a due Cristian, che sono imprigionati
In Babillona, va a fare il dovere:
Son paladini, e l’un di lor marchese,
Ch’una figliuola del Soldan già prese.
12 In questo che Rinaldo domandava,
Giugneva il giustizier sopra Baiardo;
Quando Rinaldo il caval suo guardava,
E’ diventò come un lion gagliardo:
E ’l giustizier per la briglia pigliava.
Disse il Pagan: Se non ch’io ti riguardo,
Che qualche bestia nell’aspetto parmi,
T’insegnerei per la briglia pigliarmi.
13 Rinaldo trasse Frusberta per dargli,
Poi dubitava a Baiardo non dare:
In questo il Veglio che vide appiccargli,
Subito corre Rinaldo aiutare;
Cominciò con la mazza a tramezzargli.
Il giustizier non si potè parare,
Chè con un colpo la testa gli spezza;
E cascò giù come una pera mezza.