179 Mentre che questi così se ne vanno,
La casa ardeva tutta a poco a poco;
Prima che ’l Dormi s’avvegga del danno,
Era per tutto appiccato già il foco,
E non credea che fussi stato inganno:
Quivi la gente correa d’ogni loco,
Ma con fatica scampò lui e la moglie;
E così spesso de’ matti si coglie.
180 Quando fu giorno che l’alba apparie,
Morgante vede insino alla grattugia,
E fra sè stesso dicea: Tutto die
De’ miglior certo s’impicca ed abbrugia;
Guarda costui quante ciabatte42 ha quie!
Per Dio, che troppo il capresto s’indugia!
Disse Margutte: E’ c’è insino alla secchia;
Non dubitar, questa è l’arte mia vecchia.
181 Noi abbiamo andar per un certo paese,
Dove da sè non ha chi non vi porta;
E pure arem danar da far le spese:
E tutta la novella dicea scorta
Della cassetta; e come il fuoco accese;
Come egli ebbe il cammel fuor della porta;
E come il Dormi se n’andò a dormire,
Ma il fuoco l’arà fatto risentire.
182 Morgante le mascella ha sgangherate
Per le risa talvolta che gli abbonda,
E dicea pure: O forche sventurate,
Ecco che boccon ghiotto o pèsca monda!
Non vi rincresca s’un poco aspettate:
Costui pur mena almen la mazza tonda:43
Quanto piacer n’arà di questo Orlando,
S’io lo vedrò mai più, che non so quando!
183 Dicea Margutte: In questo sta il guadagno;
Quanto tu lasci più il brigante scusso,
Tu puoi cercar per tutto d’un compagno,
Che d’ogni cosa sia, com’io, malfusso.
Nè, per ghermire, altro sparvier grifagno
Non ti bisogna, o Zingaroo, Arabo o Usso;44
Quel che si ruba non s’ha a saper grado,
E sai ch’io comincio ora a trar pel dado.45