37 Zambuger cadde per la pena in terra,
E calpestato fu poi meschinello;
Il qual nuovo Tiron questa volta erra,
Però ch’egli era un semplicetto agnello
Con un bravo leon ch’ognuno atterra:,
Marsilio sparì via come un uccello
O come cervio spaventato in caccia;
E Zambuger non farà più alle braccia.
38 Fece Marsilio del braccio cercare,
Acciò che questa reliquia devota
Per le moschee si potessi mostrare:
Non so s’ignun, che legge, intende e nota:
E comincia fortuna a bestemmiare
Che non volgeva a suo modo la ruota,
Appollin, Belfagorre e la sua setta,
E minacciava di farne vendetta.
39 Ma non so come e’ sarà vendicato,
Chè poco il dì si partì poi da bomba,
Tanto era ancor d’Orlando impaurato:
Credo più tosto vorrebbe una fromba,
Come disse Trason già col suo Gnato,
Per trar discosto al sicuro la romba:
Perchè quanto è più il traditor sottile,
Tanto più sempre per natura è vile.
40 Un cerchio immaginato ci bisogna,
A voler ben la spera contemplare;
Così, chi intender questa istoria agogna,
Conviensi altro per altro immaginare;
Perchè qui non si canta, e finge, e sogna;
Venuto è il tempo da filosofare;
Non passerà la mia barchetta Lete,
Che forse su Misen vi sentirete.
41 Ma perchè e’ c’è d’una ragion cicale,
Ch’io l’ho proprio agguagliate all’indiane,
Che cantan d’ogni tempo, e dicon male,
Voi che leggete queste cose strane,
Andate drieto al senso litterale,
E troverretel per le strade piane;
Ch’io non m’intendo di vostro anagogico,
O morale, o le more, o tropologico.