124 E sconosciuto ne va con costoro:
Evvi Beltramo un de’ suoi di Maganza,
E di Lusanna il conte Pulidoro;
Di prender Montalbano avea speranza,
E d’ingannar Gherardo come soro,
Il Danese e Vivian sotto amistanza:
E Berlinghier di lungi l’ha veduto,
E ’l segno del falcon riconosciuto.
125 E ’ndovinossi (ch’era scozzonato,
E le malizie conosce di Gano),
Che questo traditor ne va affilato,
Per far qualche trattato a Montalbano:
E ha tanto il cammin sollecitato,
Che costor raggiugneva in un gran piano,
E domandò chi sia questa brigata,
E chi sia il capitan di tale armata;
126 E s’egli è Gan con loro, e dove e’ vanno.
Beltramo una risposta gli fe’ strana:
Chi e’ si sieno nol dicon, chè nol sanno;
Ma vanno per la via perch’ell’è piana:
In questo Ganellon conosciuto hanno,
Che faceva le mummie,20 anzi befana;
Ed Aldinghier gridò: S’io ben ti squadro,
Non se’ tu, Ganellon, traditor ladro?
127 Traditor doloroso, can ribaldo,
Traditor, padre e capo d’ogni male,
Traditor nato per tradir Rinaldo,
Traditor frodolente e micidiale;
Traditor degno dello eterno caldo,
Traditor crudo, iniquo e disleale,
Traditor falso scacciato da corte,
Traditor falso, io ti disfido a morte.
128 Ed abbassò la lancia con gran fretta;
Gan gli rispose: Aldinghier, tu ne menti,
Chè traditor se’ tu con la tua setta,
E fusti sempre, e tutti i tuoi parenti.
Beltramo e Pulidor quivi si getta;
Feriron tutti co’ ferri pungenti
Aldinghier, tal che gli fororno il petto,
Perch’eran tre, e lui sol giovinetto.