99 Pure orazion s’intende alla moresca:
Pregava Macon suo che l’aiutasse,
E che di sua virginità gl’incresca,
Che ’l fer gigante non la violasse
Nella sua pura età fiorita e fresca.
In questo i due baron le lance basse
Avieno, e tutta la piazza tremava,
Però che Vegliantin folgor menava.
100 Il popol maraviglia avea di quello:
Orlando truova Dombruno alla peccia;11
Ma pur lo scudo reggeva al martello:
Ruppe la lancia che parve di feccia,
E tutto si scontorse il Pagan fello,
E la sua aste appiccava alla treccia:
Ma per quel colpo ne fe tronchi e pezzi;
Dunque lo scudo a Orlando fe vezzi.
101 Prese Dombruno una sua scimitarra,
La qual già disse alcun ch’era incantata,
Benchè ’l nostro autor questo non narra;
Credo più tosto forte temperata;
E par che inverso il ciel bestemmi e garra;
Dette a Orlando una gran tentennata,
Gridando: Se tu puoi, da questa guarti.
E dello scudo gli fece due parti,
102 Perchè con esso si volle coprire:
Orlando dell’un pezzo ch’avea in mano
Dette a Dombrun, tal che gliel fe sentire;
Perchè nel ceffo giugneva al Pagano,
E fecegli tre denti fuori uscire,
E tramortito rovinò in sul piano;
Onde ciascun maravigliato fue,
Che così presto il torrion va giue.
103 Dicendo: E’ basterebbe al conte Orlando;
Quel colpo arebbe atterrato una ròcca!
Il Saracin pur venne respirando,
E ritto si mettea la mano in bocca
E le sue zanne non venǐa trovando,
E ’l sangue giù pel petto gli trabocca;
Donde si e’ duol sanza comparazione,
E sol si studia bestemmiar Macone.