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348 il morgante maggiore.


117 E se ti piace, io vo’ teco venire
     Dove tu vai, ch’io son uom poveretto,
     Non ho faccenda o roba da partire,
     E d’esserti fedel giuro e prometto:
     Quando Rinaldo così ode dire,
     Disse: Gualtier, per buon fratel t’accetto;
     Come nell’altro dir vi sarà porto.
     Cristo vi guardi, e dia pace e conforto.



NOTE.

17. valimento. Valore.

23. staffa. Strumento da suonare, fatto di ferro a guisa di staffa, con alcune campanelle. Si dice anche staffetta. — cemmamelle. Strumento a modo di due piatti o bacini che si suona colle mani, picchiando l’uno contro l’altro. — sveglioni. Sveglie grandi. Era la sveglia uno strumento antico da suonare col fiato, del quale s’è perduto l’uso.

31. Europia. Per comodo della rima in vece d’Europa, rapita da Giove in forma di Toro. Rammenta qui il Poeta varii numi ed eroi, i quali, egli dice, se avessero conosciuto Antea, non si sarebbero innamorati d’altra donna.

39. Che può ferirmi ec. È noto come la lancia d’Achille, figliuolo di Peleo, feriva ad un tempo e sanava.

41. far... cornamusa. Vale, dargli ad intendere cosa non credibile o stravagante.

54. tu bussi a formica di sorbo. Modo di dire tratto da ciò che quella specie di formiche che stanno nel sorbo, per quanto altri dia percosse nell’albero, esse non escono mai fuori ; laddove quelle che abitano nei ceppi degli altri alberi, sbucano tosto per ogni piccola percossa. Vedi Varchi, Ercolano.

58. Nèttati il cappuccio. Imperocchè tu se’ macchiato della medesima pece. Rinaldo rimproverò già Ulivieri perch’egli era come l’asin del pentolaio, e appiccava il maio ad ogni uscio. — Chi vi cercassi ec. Chi ricercasse per entro attentamente a questo negozio. — farina da cialde. Farina pura, schietta.

63. E l’elefante. Questo corno era d’avorio, che è dente d’elefante.

78. l’orazion della bertuccia. Dire l’orazione o il paternostro della bertuccia è mormorare o bestemmiare fra’ denti e sotto voce. E si dice così, perchè colui che borbotta fra i denti e con la bocca quei moti e gesti che la bertuccia suol fare quando ò in rabbie; sicchè pare che ella borbotti e discorra fra se, come se dicesse orazioni.

82. stazzone. È voce antica, e significa stazione, abitazione.

89. archimia. Alchimia; l’arte di raffinare, mescolare ed alterare i metalli. Secondo il Bociarto questa voce viene dalla particella araba al e dal verbo pure arabo chima, che significa occultare.

99. gozzivaio. Specie d’animale così detto dall’avere il color della pelle vaio e nereggiante.

106. capperone. Cappuccio contadinesco o da vetturali, che si mettono in capo sopra il cappello quando e’ piove.

108. soro. Dicesi d’uccello di rapina, avanti ch’egli abbia mudato, ma che però abbia volato: e figuratamente d’uomo semplice ed inesperto. — dobbre. Doppie ; monete d’oro.

114. com’ella si ragiona. Come si chiami. — dell’Amecche. Della Mecca.