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canto decimoquarto. 281

da Cuiacio, ammessa anche dal Menagio, è la più verisimile.

13. altro che rogna. Se non fastidio ed incomodo.

31. temporale. Tempo.

35. da bosco e da campagna. Dicesi di chi nulla teme, e si pone a qualsivoglia impresa.

37. Trimegisto. Trismegisto, nome dato a Mercurio re di Tebe in Egitto, il quale visse a tempo di Mosè. Istruì gli Egiziani in molte arti e discipline, e però ebbe cotal nome, formato dello due voci greche τρις (tre volte), e μέγιστος (grandissimo).

39. ad uom. In uom. — dottanza. Paura.

50. serviva di coppa. Servir di coppa vale far da coppiere; o per similitudine servire ad alcuno puntualmente e bene; il che dicesi anche servir di coppa e di coltello.

53. due schianzi. Chiamasi schianza quella pelle che si secca sopra la carne ulcerata.

54. feci... mazzo de miei salci. Far mazzo dei suoi salci, vale andar pe’ fatti suoi, badare a sè.

71. barbassoro. Uomo autorevole, bacalare.




CANTO DECIMOQUARTO.




ARGOMENTO.

     Vergante frustator delle donzelle
Resta giù d’un balcon precipitato
Da Rinaldo, che fa cose più belle,
Dopo che tutto un regno ha battezzato.
Un esercito grande è sulle selle
Al soccorso d’Orlando destinato.
Col suo Rinaldo Luciana sciala,
E d’un bel padiglion te lo regala.


1 Padre del cielo, e re dell’universo,
     Sanza il qual non si muove in aria foglia,
     Non mi lasciar perduto ire a traverso,
     Mentre ch’ancora è pronta la mia voglia:
     Poi che tu m’hai cantando a verso a verso
     Condotto in sino al mezzo della soglia,
     Con la tua man mi guida a salvamento
     Insino al porto con tranquillo vento.

2 L’oste rispose: Chi la mia vendetta
     Facessi, adorerei sempre per santo.
     Disse Rinaldo: Domattina aspetta,
     E tutti a riposar ci andiamo intanto;
     Come fia giorno, i destrier nostri assetta,
     Vedrò s’io dico il vero, o s’io mi vanto.
     Così Rinaldo se n’andava a letto;
     E fece, e riuscigli un bel concetto.