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202 il morgante maggiore.

99 E tutto il popol rallegrato s’era;
     Ora è in un punto perturbato e mesto:
     Erminion colla sua gente fera
     Non s’è partito, e car gli sarà questo.
     Così si parla in diversa maniera,
     Tanto è che ’l caso a ciascuno è molesto,
     E sopra tutto la gente pagana
     Si condoleva con Meridiana.

100 E dicean tutti a lei: Magna regina,
     Deh non lasciate seguir tanto errore,
     Adoperate la vostra dottrina
     Col conte Orlando e collo ’mperadore;
     Benchè noi siam di legge saracina,
     E’ ce n'incresce, anzi ci scoppia il core.
     Meridiana con parole accorte
     Carlo ed Orlando sconfortava forte.

101 Orlando non ascolta ignun che parli,
     E dice: Io intendo una volta vedere
     S’io son Orlando, e vo’ il suo error mostrarli
     Di ritenermi la spada e ’l destriere;
     Non ch’io volessi però morte darli,
     Ma farlo discredente rimanere:
     E tanto finalmente cavalcorno,
     Ch’a Montalban furno il secondo giorno.

102 Rinaldo stava più che in orazione32
     D’appiccar con Orlando la battaglia;
     Vedi, che razza d’uomo o condizione!
     Vedi se sbergo33 era di fine maglia!
     E dice: s’io lo truovo in sull’arcione,
     Noi proverrem come ogni spada taglia.
     Ma poi che vide Orlando già in sul piano,
     Subito armato uscì di Montalbano.

103 E tolse Durlindana e Vegliantino,
     Seco dicendo: Se m’abbatte Orlando,
     Arà il cavallo e ’l brando a suo domino.
     Erminion, che veniva spiando
     Ch’egli è venuto il figliuol di Pipino,
     E la cagione, un messo vien mandando;
     E dice a Carlo Man, se gli è in piacere,
     Che vuol venir la battaglia a vedere.