73 E disse: Io ti vo’ dare una novella.
La volpe un tratto molto era assetata;
Entrò per bere in una secchia quella,
Tanto che giù nel pozzo se n’è andata;
Il lupo passa, e questa meschinella
Domanda, come sia così cascata:
Dice la volpe: Di ciò non t’incresca:
Chi vuol dei grossi nel fondo giù pesca.
74 Io piglio lasche di libbra, compare;
Se tu ci fussi, tu ci goderesti;
Io me ne vo’ per un tratto saziare.
Rispose il lupo: Tu non chiameresti
A queste cose il compagno, comare,
E forse che mai più non lo facesti.
Disse la volpe maliziosa e vecchia:
Or oltre vienne, e enterrai nella secchia.
75 Il lupo non istette a pensar piue,
E tutto nella secchia si rassetta,
E vassene con essa tosto giue;
Truova la volpe, che ne vien su in fretta;
E dice il sempliciotto: Ove vai tue?
Non vogliam noi pescar? Comare, aspetta.
Disse la volpe: Il mondo è fatto a scale,
Vedi, compar, chi scende e chi su sale.
76 Il lupo dentro al pozzo rimanea:
La volpe poi nel can dette di cozzo,
E disse, il suo nimico morto avea;
Onde e’ rispose, benchè e’ sia nel pozzo,
Che ’l traditor però non gli piacea;
E presela, e ciuffolla appunto al gozzo,
Uccisela, e punì la sua malizia;
E così ebbe luogo la giustizia.
77 Se tradimenti hai fatti alla tua vita
Già mille volte, a questa datti pace;
Tu non farai di qui giammai partita
Per nessun modo, traditor verace,
Ch’ogni tua colpa vecchia fia punita,
Chè ’l traditor per nulla non mi piace,
E piglierotti al gozzo col capresto.
E preselo, e legarlo fece presto.