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154 il morgante maggiore.

78 Il Saracin, sentendo nominarlo,
     Rispose: Sia nel nome di Macone;
     Dunque tu se’ de’ paladin di Carlo:
     So che non tien sì fatto compagnone
     In corte, se non usa di provarlo:
     Io t’ho squadrato dal capo al tallone,
     Per veder quanto discosto gittarti;
     Voglio in sul campo o in su l’erba posarti.

79 Prendi del campo, ch’io scoppio di ridere,
     Pensando, cavalier, quel che tu hai detto,
     Che tu mi creda così al primo uccidere;
     Non potre’ farlo tu, nè Macometto:
     Se tu non soldi gente da dividere,30
     O ver se tu non voli, io ti prometto,
     In San Dionigi, cavalier di Francia,
     Portarti in sulla punta della lancia.

80 Rispose Berlinghier: Degli altri matti
     Ho gastigati a’ miei dì mille volte,
     E te gastigherò; vegnamo a’ fatti,
     Chè le parole tue paiono stolte.
     Disse il Pagano: Io vo’ far questi patti,
     Che tu mi lascia sol due dita sciolte,
     E mettami ’n un sacco il resto tutto,
     E mostrerrotti ch’io ti stimo un putto.31

81 Prendi del campo, disse Berlinghieri,
     Forse che tu ti troverai ’n un sacco;
     E subito rivolse il suo destrieri,
     Dicendo: Mattafolle, tu m’hai stracco;
     Tu se’ come tu hai nome, e volentieri,
     Non gittiam qui le perle in bocca al ciacco.32
     Il Saracin del campo prese e tolse,
     Poi colla lancia a Berlinghier si volse.

82 Berlinghier ne venia com’un colombo,
     E ’l Saracin ne vien com’un falcone;
     Da ogni parte si sentiva il rombo33
     De’ lor destrier, ch’ognun par un rondone:
     Poi lasciaron cader le lance a piombo,
     Ognuno in resta la sua tosto pone;
     Ma quella del Cristian, ch'è di ciresse,
     Tosto si ruppe, e pel colpo non resse.