23 Erminione a questo pose orecchio,
E tutte le ragion gli son capace,
Benchè cognosca Gan traditor vecchio;
Dama Clemenzia questo assai gli piace.
E finalmente feciono apparecchio
Di gente franca saracina, audace:
Ben centomila sotto un gonfalone7
In poco tempo accozza Erminione.
24 E poi che tutti furono assembrati,
Con trentamila giunse un ammirante,8
E d’archi soriani erano armati,
E per nome si chiama Lionfante;
Avea per arme due lion dorati
Nel campo azurro, e ciascun par rampante:
Era venuto sanza aver richiesta,
E molto Erminion ne fece festa.
25 Ed arrecossi in buono augurio e segno
La sua venuta, e quella gente franca:
L’arme di Erminion famoso e degno
Nel campo rosso era un’aquila bianca,
Salvo ch’aveva un altro contrassegno,
Una rosetta sopra l’alia manca;
E Fieramonte suo fratello adorno
Appella Erminione, e Salincorno.
26 E disse a Salincorno: Tu verrai
In Francia bella; e tu, mio Fieramonte,
La mia corona in testa serberai,
Tanto mi fido alle virtù tue pronte,
Nè mai del regno ti dipartirai,
Fin che passare in qua mi vedrai ’l monte;
A te confido tutto il mio reame,
E la giustizia fa ch’osservi ed ame.
27 Dama Clemenzia d’allegrezza ha pieno
Il core, e fece al messaggier di Gano
Nel suo partir donare un palafreno;
Cento bisanti poi gli pose in mano,
E d’un bel drappo splendido e sereno
Gli dette un ricco e gentil caffettano;9
E disse: Questo per mio amor ne porta;
Saluta Gan mille volte e conforta.