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92 il morgante maggiore.

34 Non vi bisogna d’altro dubitare:
     Con Manfredonio è il roman senatore8
     Orlando, e presto il potrete trovare.
     E dette molte cose, un corridore
     Subito fece per arte formare:
     Tanto ch’ognun gli veniva terrore,
     Chè mentre ragionare altro volieno,
     Apparì quivi bianco un palafreno.

35 Disse Malgigi: Caro mio fratello,
     To’ti9 Baiardo tuo, ch’io son fornito.
     Rinaldo guarda quel caval sì bello,
     E dicea: Questo fatto come è ito?
     Malgigi presto montò sopra quello,
     E fu da lor come strale sparito:
     A tutti prima toccava la mano,
     E ritornò in tre giorni a Montalbano.

36 Dumila miglia al nostro modo o piue
     Era da Montalban, si truova scritto,
     Dal luogo dove accomiatato fue
     Rinaldo, e’l suo fratel lasciava afflitto,
     E molte volte ha chiamato Gesue,
     Che lo conduca per sentier diritto:
     E già sei giorni cavalcato avia
     Drieto al lion che mostra lor la via.

37 Il sesto dì questo baron gagliardo
     In uno oscuro bosco è capitato,
     Sente in un punto fermarsi Baiardo;
     Vede il lion che ’l pelo avea arricciato,
     E che faceva molto fiero sguardo,
     E Vegliantin parea tutto adombrato:
     Il caval di Dodon volea fuggire,
     E raspa, e soffia, e comincia a nitrire.

38 Disse Rinaldo: O Dio, che sarà questo?
     Questi cavalli han veduta qualch’ombra.
     Intanto un gran romor si sente presto,
     Che le lor menti di paura ingombra;
     Ecco apparire un uom molto foresto10,
     Correndo, e ’l bosco attraversava, e sgombra:
     E fece a tutti una vecchia paura11,
     Chè mai si vide più sozza figura.