34 Non vi bisogna d’altro dubitare:
Con Manfredonio è il roman senatore8
Orlando, e presto il potrete trovare.
E dette molte cose, un corridore
Subito fece per arte formare:
Tanto ch’ognun gli veniva terrore,
Chè mentre ragionare altro volieno,
Apparì quivi bianco un palafreno.
35 Disse Malgigi: Caro mio fratello,
To’ti9 Baiardo tuo, ch’io son fornito.
Rinaldo guarda quel caval sì bello,
E dicea: Questo fatto come è ito?
Malgigi presto montò sopra quello,
E fu da lor come strale sparito:
A tutti prima toccava la mano,
E ritornò in tre giorni a Montalbano.
36 Dumila miglia al nostro modo o piue
Era da Montalban, si truova scritto,
Dal luogo dove accomiatato fue
Rinaldo, e’l suo fratel lasciava afflitto,
E molte volte ha chiamato Gesue,
Che lo conduca per sentier diritto:
E già sei giorni cavalcato avia
Drieto al lion che mostra lor la via.
37 Il sesto dì questo baron gagliardo
In uno oscuro bosco è capitato,
Sente in un punto fermarsi Baiardo;
Vede il lion che ’l pelo avea arricciato,
E che faceva molto fiero sguardo,
E Vegliantin parea tutto adombrato:
Il caval di Dodon volea fuggire,
E raspa, e soffia, e comincia a nitrire.
38 Disse Rinaldo: O Dio, che sarà questo?
Questi cavalli han veduta qualch’ombra.
Intanto un gran romor si sente presto,
Che le lor menti di paura ingombra;
Ecco apparire un uom molto foresto10,
Correndo, e ’l bosco attraversava, e sgombra:
E fece a tutti una vecchia paura11,
Chè mai si vide più sozza figura.