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90 il morgante maggiore.

24 Rinaldo disse: Molto volentieri,
     Chè tu mi par, vecchierel, mezzo morto;
     E subito si getta del destrieri,
     Perchè e’ vi monti, e pigliassi conforto.
     Intanto vien Dodone ed Ulivieri,
     Rinaldo dice questo fatto scorto.
     Disse Dodon: Tu se’ molto cortese;
     E del caval, per aiutarlo, scese.

25 Rinaldo tien Baiardo per la briglia,
     E Dodon piglia questo vecchio antico;
     Baiardo allor mostrò gran maraviglia,
     E ’l vecchio schiva come suo nimico:
     Rinaldo strette le redini piglia,
     E Dodon pure aiuta come amico:
     Baiardo allor più le redini scuote,
     Ed or col capo, or co’ calci percuote.

26 Ma poi che pur si lasciò cavalcare,
     Quel vecchierel, come e’ fussi una foglia
     Tenea la briglia, e faceval tremare;
     Poi correr lo facea contr’a sua voglia.
     Disse Rinaldo a Dodon: Che ti pare?
     Io dubito che mal non ce ne coglia:
     Il vecchio corre, e non mi pare or lasso,
     Chè non parea da dover ir un passo.

27 Dismonta, o Ulivier, di Vegliantino:
     Ulivieri scendeva da cavallo;
     Rinaldo drieto pigliava il cammino
     A questo vecchio, e comincia a sgridallo6:
     Aspetta, tu ti fuggi, can mastino,
     Sì che tu credi in tal modo ruballo;
     Ma nulla par che con quel vecchio avanzi,
     Che sempre più gli spariva dinanzi.

28 E Vegliantin sudava per l’affanno,
     E va pel bosco che pare uno strale:
     Disse Rinaldo: Vedrai bell’inganno,
     Chè questo vecchio par che metta l’ale;
     Io fu’ pur matto, ed arommene il danno;
     E chiama, e grida, ma poco gli vale:
     Colui correa come leopardo,
     Anzi più forte, s’egli avea Baiardo.