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CAPO IV.




Accidenti generali di prominenza e di avvallamento della sezione longitudinale del suolo lungo la linea scelta. — Bacini ed argini tra cui scorrono i fiumi che s’intersecano. — Quanto si cali da Milano a Venezia, dove e quale il punto più alto che si varca in cammino. — Riflessi premessi alla determinazione delle pendenze, pendenze dell’intiera linea, limiti tra cui stanno. — Perchè e come si passi sotto l’alveo del torrente Guà, e come si passi sotto l’ultima pendice dei Berici. — Del suolo percorso dalla diramazione verso Bergamo, sua pendenza totale dalla soglia della porta di San Bernardino a Guzzasete; non potersi evitare il sei per mille; giovar quindi seguir prossimamente la natural pendenza del terreno. — Tronchi e pendenze della diramazione per Bergamo. — Che della di lei lunghezza totale, quasi quattro quinti potranno essere percorsi, nella discesa, col mezzo della sola gravità. — Larghezza del piano superiore della strada, fossi di scolo, scarpe, due essere le carreggiate, morse che contengono le guide, traversi di legno di larice sopra cui le morse sono chiodate, fondamento sotto ai traversi, cautele per impedire che si muovano nelle curve.


[Accidenti generali di prominenza e di avvallamento della sezione longitudinale del suoo lungo la linea scelta.

Tavola I.

Topografia di una parte del Regno Lombardo-Veneto, tra Milano e Venezia.]

50. La livellazione dell’intiera linea da Milano a Venezia, la sezione longitudinale del territorio si presenta quale in fatto l’addita l’ordito del terreno, lo spignersi dei monti e dei colli nella pianura, il corso dei torrenti e dei fiumi, ed il modo e luogo in cui s’intersecano.

51. Tre sono le generali prominenze del suolo:

La prima tra l’Oglio ed il Chiese, la più alta, dove le Alpi si cacciano innanzi, partendo i due laghi Iseo e Garda, e dove sta la città di Brescia. In questa il luogo più elevato non è già il sobborgo di S. Nazaro di Brescia, che si attraversa, ma un punto dopo Chiari, un punto al villaggio di S. Giorgio, proprio nel luogo ove la linea taglia la strada comunale, che va da Rovate a Bergnana. Brescia sorge sopra uno stretto sperone, che ha due seni profondi ai lati. In quello a levante scorre il torrente Gandovere, nell’altro a ponente la Garza.

La seconda tra il Tione e l’Adige, cioè tra i colli del lago di Garda e le Alpi, dove la valle d’Adige si apre, dove giace Verona, che accolto il fiume nel piano, lo domina poi amenamente dal monte.