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Miseri! e allor rapita
20fuor dell’Ausonia imbelle
quella indomabil vita,
che in te fremea, le stelle
d’un’altra plaga e inospite
lande di mar cercò.
25E, galoppando in dorso
de’ tuoi destrieri ardenti,
mentre al furor del corso
stridean divisi i venti,
e capovolta in turbine
30parea la terra e il ciel,
tu davi il varco all’ira
dei generosi spirti;
e al bieco voi la dira
musa parea seguirti,
35sparte agitando all’aere
le tetre chiome e il vel.
E qualche volta fiso
in due begli occhi altèri,
lene cadea dal viso
40l’ira de’ tuoi pensieri.
Ma pur, cedendo ai facili
sogni che invia l’amor,
del tuo disfatto nido
la dolorosa pietá
45ti ripungca d’un grido,
ti rivolea poeta.
E tu balzavi indocile
dal tuo guancial di fior;