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XXXI

L’ULTIMO SOGNO

Il letto del sepolcro è pieno di luminose visioni.

Lopez de Vega.


Mentr’io degli astri notturno amante
nei lumi eterni cerco la sorte,
coll’aurea sfera sul mio quadrante
cammina il Tempo verso la Morte:
5cammina sempre né cangia moto,
cammina e batte nell’oriuol;
batte la marcia verso l’Ignoto
dal sole all’ombra, dall’ombra al sol.
Marciam, soldati dell’ora breve,
10marciam, che gli astri cadendo vanno
e giú dai monti porta la neve
il freddo vento che chiude l’anno.
Marciam, soldati, marciamo a squadre
la nostra bruna fossa a ghermir.
15Dove son chiuse l’ossa del padre,
quelle dei figli debbon dormir.