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XXII

INVERNO

Nuda gli alberi il vento
di loro ultime foglie;
sul focolar s’aceoglie
con un tristo lamento
5il can di casa; e l’ava, al suo pennecchio,
ricorda il tempo vecchio.
Venuto è il verno. Addio,
gaie corse tra i fiori!
addio, de’ volatori
10diverso pigolio,
alla sera e al mattin, sotto le fronde
o su per l’ardue gronde.
Giove, al divin concilio,
sente il rovaio aneli’esso;
15e, tolti dal cipresso
i libri di Virgilio,
scalda le mani, a castigar la bruma,
sul grande Ilio che fuma.