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per l’immensa campagna.
55Oimè! dagli occhi miei
per clivo o per riviera
ove fuggita sei,
fanciulla Primavera?
Come attesi l’amante, al tempo verde
60attendo io te: né perde,
benché tu mi sia tolta,
la sua speranza il cor. Piú d’una volta,
è ver, tu, giovinetta
Primavera, non vieni a fiorir l’anno.
65Ma, quando se ne vanno
l’ultime nevi e spunta
la prima violetta
cantan tutte le terre: — È giunta, è giunta
la fanciulla gioconda! —
70E il riso e il canto abbonda
per Tacque immense e per gl’immensi cieli.
e in radiosi veli
sovra il saturnio altare
sin la tacita e grande Iside appare.
75O Primavera, eterna
per l’arcana natura
e si breve per noi, chi ti governa
il virgineo pensier? chi prende in cura
le tue sembianze belle?
80da qual poter tu mossa
vieni beata e vai? (orse tu vivi
al di lá delle stelle,
al di lá della fossa,
e in quel campo fiorito
85a te ci attendi privi
di fastidio e dolor, schiatta immortale?
Ché in veritá non vale
la poca ora di qua tanto infinito