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XVIII

MAB


Mab vocor atque iocor : nigris me linquere corvis
gaudeo; subque dio teneros insector amores.



Mentre ai gelidi passaggi
del crepuscolo s’abbruna
la foresta, e si richiudono
nelle siepi i tenui fior;
5e fan tresca in cima ai faggi
gli scoiattoli alla luna,
e i mastini intorno latrano
nello stabbio dei pastor;
Mab, la piccola reina
10delle fate, in veste azzurra,
che ha per cocchio un guscio d’ebano
e due corvi per destrier,
sulla fonte cristallina,
che fra l’eriche susurra,
15aU’ombria d’un bianco mandorlo
va cantando i suoi pensier.
Gira gira la tua ruota,
bella Parca;
lancia lancia, buon pilota,
20la tua barca;