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IV
GRILLO
monologo
Non habet arcta domus; per prata virentia circum spargimur et nuctu nigris cantoribus adstant rorantes coeli . |
Son piccin, cornuto e bruno;
me ne sto fra l’erbe e i fior:
sotto un giunco o sotto un pruno
la mia casa è da signor.
5Non ò d’oro e non d’argento,
ma ritonda e fonda eli’è:
terra è il tetto e il pavimento,
e vi albergo come un re.
Se il fanciul col suo fuscello
10fuor mi trae dal mio manier,
in un picciolo castello
io divento il suo piacer.
Canto all’alba e canto a sera
in quell’atrio o al mio covil;
15monachello in veste nera
rodo l’erbe e canto april.