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III

LACRYMAE RERUM

Saltem si, rebus fractis, mthi nomina restant!

A voi, fior della terra, a voi, gioconde
stelle del cielo, i sogni e le speranze
della ridente gioventú son pari.
Se non che l’astro e il fior passano immuni
5da colpa e da castigo, e noi travaglia
pur giovinetti una tristezza arcana,
quando parliam col limpido pianeta
e colle rose.
Sulla verde cima
delle mie rupi, in margine a’ miei laghi,
10nel silenzio dell’ombra, oh, quante volte
piansi pur io fanciullo, il ciel mirando
pien di tremoli fochi o il sottoposto
pendio stellato di silvestri gigli
e di pervinche!
In veritá, si piange
15dunque nel mondo, e sin la primavera
ha le lacrime sue. Forse non solo