Sul tramite beato 50però piú d’uno è vinto
per doloroso istinto
o iniquitá del Fato:
ma può levarsi pieno
di gagliardia divina, 55s’ei la sua testa china
nel mio potente seno.
Dal sol che spunta e cade
a voi nella pupilla,
dall’aria che vi stilla 60il ben delle rugiade,
dai rivi erranti e lieti,
dal rude fior dei vepri,
dal fumo dei ginepri,
dal pianto degli abeti,
65da ogni virtú che il sangue
e il corpo vi compose,
rispunteran le rose
sul cespite che langue;
e i liberi bisogni, 70che risentir si fanno,
nell’ombra uccideranno
le amare veglie e i sogni.
Salvate, oimè! le membra
dal tarlo del pensiero. 75A voi daccanto è il vero
piú che talor non sembra.
L’uom, che lo chiese altrove,
dannato è sul macigno,
e lo sparvier maligno 80fa le vendette a Giove.