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VIII

CANTO D’IGEA

     A chi la zolla avita
ara co’ propri armenti,
e le vigne fiorenti
al fresco olmo marita,
5e, i casalinghi dèi
bene invocando, al sole
mette gagliarda prole
da’ vegeti imenei;

     a chi le capre snelle
10sparge sul pingue clivo,
o pota il sacro olivo
sotto clementi stelle;
a chi, le braccia ignude,
nel ciclopeo travaglio,
15picchia il paterno maglio
sulla fiammante incude;