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Né fra le morie tenebre
fia che dormir tu possa;
ché il civil sangue a vortici
20ti bagnerá la fossa,
e da ogni vacuo talamo,
da ogni disfatto lido
udrai levarsi un grido
di fremebondi al ciel.
25Bada! Chi ingiuria semina,
miete furor. Chi incesta
colla viltate, in triboli
posa l’infame testa.
E al fulminato tumulo
30quando d’accanto passa,
fin la Pietade abbassa
sugli occhi irati un vel.
Bada che fai! L’attonita
terra, che dubbia or pende
35con un immenso palpito
la tua parola attende.
Bada che fai! Da Satana
oppur da Dio sei messo?
vuoi tu levar l’oppresso?
40farti oppressor vuoi tu?
Guarda le plaghe e i popol
dell’Occidente. È bello
questo da sofi e mártiri
glorificato ostello.
45Tutti, dall’alpe a Cadice,
tutti siam tuoi, se il chiedi.
L’ora, che ha l’ale ai piedi,
sai che non torna piú.