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A bruri ti vesti, o povera
Napoli bella. Intanto
io col fedel mio Renio
180penso d’Italia il canto;
e, per lenir pii spasimi
del cupo affanno, ond’ardo,
lascio vagar lo sguardo
dietro un regni destricr,
185su cui la bella immagine
d’Emanuel s’accampa,
e intorno a cui Io spirito
di mille prodi avvampa:
onde nel cor mi piovono
190rai d’una nova aurora,
e il Dio di Dante ancora,
sento ne’ miei pcnsier.