Pagina:Prati, Giovanni – Poesie varie, Vol. I, 1916 – BEIC 1901289.djvu/96

90 ii - dai «canti lirici»

V

IL POETA E I SUOI PENSIERI

L’anima, che s’abbraccia col mondo fisico e coll’immateriale, va alla sua meta.



     Per la tua bassa tenebra
non move un’aura blanda;
è senza stelle, o povera
notte, la tua ghirlanda;
5non una dolce tibia
di solitario amante
lungo le verdi piante
lieve ascoltar si fa.


     Ma pur da me s’espandono
10suoni di fresco amore;
piú che le stelle e l’etere,
grandi linguaggi ha il core:
pensoso accetta il giubilo,
lieto il dolor riceve,
15e, risonante e lieve,
dov’è chiamato, ei va.