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40 i - edmenegarda

Le sollecite madri alle fanciulle
quella donna additavano, sclamando:
25— Beate voi, se avrete una, sol una
parte dei giorni avventurati! —
Oh certo,
senza molto indagar, tu la vedesti
la invidiata creatura amante
o nel rumor d’un ballo avvilupparsi,
30o star composta ad una sacra pompa,
o lungo il mare vagolar solinga;
tu la vedesti, e la piú cara stella
del felice Adriatico ti parve.
     Or leva gli occhi all’ultima finestra
35di quel palagio, a cui lambe la luce
le fondamenta brune, e, digradando
via digradando, sul canal si perde.
Quel palagio il conosci? È di Leoni.
Conosci or tu quella femminea forma,
40col crin dimesso, con le mani scarne,
con la febbre nel cor, con le pupille
macchinalmente immobili sull’acque?
Ahi, come poco ella ti par diversa
dalla gelida pietra a cui s’appoggia!
45Sol l’ignominia d’un ripudio puote
l’umano aspetto tramutar cotanto.
Invan tu cerchi nella tua memoria
di quella donna indizio. E se una traccia
lontan lontano al tuo pensier balena,
50è un lieve sogno qual di cosa morta
da lunghissimo tempo, a cui tornando,
l’anima tenta di rifarne intera
la somiglianza; e piú e piú s’attrista.
Or, l’hai trovata?
Quel crollar del capo,
55quel doloroso tuo lungo sospiro
mi rispondon che sí.