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10 | prologo dell’editore |
mente anche della coltura generale che non potrà svilupparsi e crescere se gli autori non saranno un po’ più sicuri dal latrocinio indigeno e un po’ più efficacemente tutelati nell’esercizio dei loro diritti. E mi piace, appunto in questo sfogo di editoria amaritudine, di render giustizia alle egregie persone colle quali ebbi che fare, e riconoscere ingenuamente che non fu colpa loro se non poterono render giustizia a me. Non è di loro che mi lagno, ma di quel complesso di istituzioni sbagliate che rendono illusorio il diritto mio.
Non è un mese, fui condannato dal tribunale di Modena a qualche centinaio di lire di multa per non aver depositato presso quella R. Biblioteca dell’Università i libri che stampo a Modena, ma pubblico a Bologna. Dirò a