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26 | DESCRITTIONE |
pono la construttione delle parole, che nel Greco testo si leggono; L'ordine adunque del Greco testo è questo.
Amomum est parvus frutex, quasi uvæ racemus, ex ligno convolutus in se ipsum.
Mostrerò alcuni inconvenienti, che da cotal lettione risultano, peroche se primieramente si piglia arboscello per pianta di frutti priva, casca Dioscoride in doppio fallo, et perche tralascia la descrittione de' frutti dell'Amomo, atti all'uso Medicinale, et perche dimostra una pianta del tutto sterile, et inutile, tuttoche per l'opposto poco di sotto lodi lo stesso Dioscoride il Pontico di frutti carico, et scielga l'Amomo di semi ripieno: Se poi vogliamo esporre questa voce, arboscello pianta di frutti carica, sproportionata sarebbe la comparatione da Dioscoride usata, che ad una sola, et semplice cosa, una doppia, et composta paragona, cioè l'arboscello co' suoi frutti al grappolo, ch'è un'adunanza, ò congerie di frutti. Non si vede oltre di ciò dalle parole di Dioscoride se ò tutta la pianta de' suoi frutti ornata sia all'uva somigliante, ò più tosto il frutto dell'Amomo à quello dell'uva s'assomigli, ne appare in qual maniera l'arboscello possa haver similitudine veruna coll'uva. Ma se solo il frutto dell' Amomo si deve à quello dell'uva paragonare, fuori di proposito rammenta Dioscoride, et dichiara l'arboscello, troppo dalla forma del grappolo differente. Si dee adunque ammettere, et accettare l'emendation nostra del testo, e legger si deve.
Amomum est parvus frutex, cuius fructus est quasi uvæ racemus, ex ligno convolutus in se ipsum.
Oltre gli inconvenienti di sopra adotti, un'altro ne viene in campo, se questa istessa lettura si siegue, essendo che
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