cendo Dioscoride il Pontico racemoso: Eleggerai il simile
alle picciol uve; si meschia ne gli pretiosissimi unguenti, et
Antidoti, ne' quai luoghi tutti, sempre reassumer si deve
la voce Amomo, del quale tratta Dioscoride, che poi questo
Amomo sia racemo, à suo luogo, lo faremo manifestamente vedere.
Est parvus frutex.] É un picciol arboscello. Mentre
descrive l'Autore la pianta dell'Amomo, assegna anco il commune
suo genere θαμνίσκον, picciol arboscello, ma di lui tace
l'altre communi, et proprie differenze, com'à dire la natural sua
grandezza; A'qual pianta s'assomigli; La grossezza,
ò sottigliezza delle radici; La delicatezza, ò ruvidezza della
corteccia: di più non move parola della positura de'
rami, cioè, se siano rari, ò densi, se con ordine, ò confusamente
situati; Non è adunque fuor di proposito da sì breve modo
di descrivere il sospettare, che il testo Greco, anco in questo
luogo sia manchevole, et che vi si debba legger questo Epiteto
di Myrtuoso, co'l quale descrive, et nomina Plinio il
frutice dell'Amomo, ò pure vi si debba intendere voce simile
più espressiva, et che compiutamente descriva il fruttice
dell'Amomo, ò più tosto si deve dire, che Dioscoride à bella
posta poche parole spendesse in descrivere questa pianta, come
che all'hora notissima fosse, ò pure perche mai non vide per
avventura la pianta d'esso come rarissima, et forastiera; et
perciò habbi dato la definition sua molto ristretta. Habbiamo
veramente da Theophrasto, da Dioscoride, et da Plinio,
l'Amomo esser pianta forastiera; che la pianta poi dell'Amomo
fosse inutile alle compositioni degli Antidoti, et de
Medicamenti, et che solo per fama fosse da gli Antichi conosciu-