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qual’è nel fine della Persia. Tutti questi regni nominati, sono verso mezzodì, eccetto Timocaim, il quale e appresso l’Arbor Secco verso Tramontana9’. In questi regni sono cavalli bellissimi molti de’quali sì menano à vendere nell’India, e sono di grau valuta, perchè se ne vendono, per lire dugento di Tornesi, e ¿ono per la maggior parte di questo prezzo. 92 Sonovi ancora asini li più belli, e li maggiori, che siano al mondo, 9^ i quali si risponde, che era uno dei più neccssarj per rintracciare qual fosse la direzione del Viaggio del Polo in questa parte dell’Asia. Sagacemente s’avvide il Marsden che è il paese di Damgan, ove è una città, di tal nome che era (Not. »65) allora probabilmente capitale di provincia. Questa citta credesi l’antica Hecatonpylos, capitale un tempo della Partia, cosi detta perchè di lì partono diverse strade che dirigonsi verso i paesi vicini. (Anv. Geogr. Anc. t. II. p. 2>/(i) Damgan è tuttora capitale di un distretto dello stesso nome, situata in un piano spazioso e famoso per la vittoria ottenuta da Nadir Shah sugli Afgani (IVIacdon. Kinn. 170) Damgan è città rammentata più volte da Ebn-Auckal (p. 175 178 ec.). f)t. Il paese ch’ ei appella l’Arbor Secco è il punto d’onde si parte per condurre il leggitore dal Settentrione della Persia fino a Hormuz. 11 non por mente che il Polo non fece tal viaggio nell’andare al Catajo ma al ritorno, quantunque ei avverta nel Proemio che sbarcuto a Hormuz, condusse Cogatin a Chiacatu che risedeva a Tebriz, indi per ordin di lui allo sposo che era verso l’Arbor Secco alia custodia di certi passi stretti che come avvertimmo (N. 3i) sono il passo di Khowur fra Casbiri e Damgan ha fatta perdere la vera direzione dei Viaggi del Polo ai suoi Commentatori. Che ei non facesse allora tal viaggio si deduce dalla narrazione di lui il quale avverte nel Proemio » che partitosi d’Armenia ’ esso, il padre e Lo zio si misero in viaggio verso il Gran Can e attravert sando deserti di lunghezza di molte giornate e molti mali passi andarono tanto avanti sempre alla volta di Greco e Tramontana che intesero il Gran Can t essere in una citta detta Cleinrnfu » Se dall’Arbor Secco fessesi rivolto verso Jlurmuz non avrebbe potuto dire che la direzione del suo Viaggio fu sempre alla volta di Greca e Tramontana. E vero che possono essere scusabili coloro che opinarono in tal guisa, perchè-ei bruscamente volgesi colla descrizione a mezzodì e conduce il leggitore per la via di Yezd a Hormuz d’onde lo riconduce a 1 ’imocam o Damaga i e ai’ Aiborsecco (Cap. ->.0) e poi dopo aver narrato le vicende del Veglio della Montagna che- possedeva un paese a settentrione di Casbin riprende la direzione di Match e di JJadagt/ian. 11 punto adunque ove incr< sciansi le due vie che ei tenne all’andata e al ritorno è quello di Calvin: e nel tornare indietro per condurre la Sposa ad Argon verso il passo di Aowar ei fece quel tratto di strada thè (allo avea nell’andare da l’rbriz al detto A owar. <p.. Il cavalli di questa contrada sono tuttora stimali multo (Macdon. km. fHr ’74) • l’o conferma il verace Chardin. » Sonovi in Persia due sorte d’Asini ’ un.i ra/z/u» del paese lenta, e grave clic serve a soma. Una razza Araba 9 mollu belia, che da i più belli asini dell’univervo, hanno il pelo liscio, il piti