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toccheremo solamente quelli delli quali abbiamo avuto qualche informazione 908. C A P. XXVIII. Del regno di Guzzerat. Il reame di Guzzerati 909 ha proprio re, e propria lingua 9I°: è appresso il mare d’india verso l’occidente. Quivi appare la stella tramontana alta sei braccia 9,1. Vi sono in questo reame i maggiori corsari, 913 che si possino imaginare, perchè vanno fuori con li suoi navilj, e come prendono alcun mercante subito li fanno bere un poco d acqua di mare mescolata con tamarindi, che li muove il corpo, e fa andar da basso. E la causa è questa, perche i mercanti vedendo venire i corsari inghiottono le perle, e gioie che hanno, per asconderle. E costoro gliele fanno uscir fuori del corpo. Quivi è grand’abbondanza di zenzeri, pepe, e indaco. Hanno bambagio in gran quantità, perchè hanno gli arbori, che lo 508. Qualche informazione. Questa è una manifesta dichiarazione che la maggior parie dei paesi che descrive,e che erano fuori della sua diretta navigazione dal Guzerat a Ormus ei non vide, ma gli descrisse dielro le altrui relazioni. (fog.11 reame di Guzzerati.Guzerat appellasi la penisola racchiusa frai due Golii di Cutch e di (ambnja. Il maggior Rennel ne ha rettificate non poche posizioni dietro la scort.i di alcune carte manoscritte c di osservazioni recenti (Dcscrip. de l’Ind. t. I. p. 275)• Ai tempi del Barbosa era il Guzerat un potentissimo regno, distinto da Cambaja. La sovranità « rane passata dai Gentili ai Mori (Rum. Nav. t. I. p. 527. D). Questo nuovo regno Maomettano fu distrutti» da Acbar Impcradore del Mogul (t. I. p. Ufi. n. a). Il principal poitO del paese è Surat, la capitale Guzerat detta dai Persiani Ahmcd-Abad. Melchisedec Thevenot visitò questa città chc se< ondo esso è distante 129 miglia da detto porto. Ei la crede l’Arnadarastis d’Arriano (Voy. par III. p. 21). Il Guzerat e bagnato da varj fiumi, e il paese verdeggia tutto l’anno stante i colti di grano e di riso, e le varie specie d’alberi che danno frutto continuamente (ihid. p. ifi). fj 10. Propria lingua (V. t. I p. 191. n.) 9» r. Alta tei braccia (Sup. n. 904). <112. Li maggiori corsari. A lana fortezza del re di Guzerat dice il liirhota che » stanziano alcuni corsali, che usano navilj piccoli conte fregate, con le quali c»< ono in mare, c se trovano qualche navilio piccolo che possa manco dei

  1. loro lo pigliano c rubano, e alle fiate gli ammazzano le genti # (Aain. t. I. p.

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