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ponente per trecento miglia 896) si trnova il regno di Dely 897 7 che ha proprio re e favella; uon dà tributo ad alcuno; questa provincia non ha porto, ma un fiume grandissimo, che ha buone bocche. Gli abitatori adorano gl idoli: questo non è potente in moltitudine, ovvero valore delli suoi popoli, ma è sicuro per la fortezza de’ pnssi della regione 895, che sono di tal sorte, che li nemici non vi possono andare ad assaltare. Vi è abbondanza di pejM’. e zenzero, che vi nasce, e altre spezierie. Se alcuna nave venisse ad alcuna di queste bocche dei detto fiume, p. 75.), che fa d’uopo non confondere col Coulan della costa del Coromandcl di cui parlammo di sopra. A tempo delle conquiste dei Portughesi era diviso il flfalabar nei regni di Coulan di Cananor, di Calicut. Il Sovrano di questo regno avea il titolo di Samuri o Imperadore, ed avea la supremazia sugli altri re o regoli Malabarici (Paol. 1. c. p 118. Barbo». l\am. t. i. p.337). Dice il P. Bouchet: » depuis’ le Cup Comorin jusque a Cochin et au dela, les deux etats les plus considerale» sont ceux de Travancor 3 et du Zamorin Le premier etoit il n’y a pus loug temps 9 sous la domination d’une reine, la ville de Cotale est ce qu’il y avoit de più’ 9 remarquable dans ce rojaume ». (Lettres Edif. t. XIII. p. 94) 8<jó. Andando per ponente per trecento miglia. Qui non è esatta la direzione; Ma ciò non dee recar maraviglia,gravissimi erano gli abbagli che prendevano i naviganti in qui m^ri,‘prima chevi si usasse la bussola^a quale non vi era ancora in uso a tempi di Niccolò Conti che positivamente lo afferma (Ram. t. f. p.). Del modo erroneo di orientare la penisola Indiana, oltre la Carta Peutingeriana, ne danno solenne tesiimonii/nza le carte di Tolomeo, che giustificano P errore in cui cadde il Polo di aver creduto di navigare a ponente quando navigava a maestro. E’ molto probabile inoltre che ei riconosciutoti Capo Camorin si slontanasse da terra e che primo punto di riconoscimento su quella costiera fosse il Capo di’ Ety. Avverte le Gentil nf! descrìvere il viaggio dall’isola di Francia al Coromandel, che sogliono i naviganti tenersi alla distanza di una trentina di leghe dalla costa per non naufragarvi stante I’ impetuosità dt i venti f Voy. dans la mer des Indes t. I. p.). E se ciò fecero i piloti delle navi del Polo, più agevolcosa iucheerrasse nell’assegnare la direzione de! suo cammino. 897. liegnn di Deir, è più eorrettamento il nostro testo ECy, cosi il Riccnrdiaao e il Parigino. Io asserii che intendeva favellare del ragno di Calicut (t T p. rBqn.d), e mi confermo nell’opinione che anticamente il regno di Cahcut fosse appellato regnod’Eljr(v. n. 900). D un regno di questo nome su questa costa oltre il Polo par« la no Niccolò Conti, il Federici, e il Barbosa. 8’’8. Portenti ilei passi della rettone, t Questo parse f quasi inespugnabile f (il M’dabar) essendo coperto d’alti’ montagne, c tutto tagliato ili fiumi che iurped iscono la cavalleria, il passo delle truppe, il tragitto veloci: d’ un esercito, e lu permanenza »¡cura d’un’inimico che noi» è pratico del paese ’ (P Paol. Viaj;. p. 7O). Lo stesso conferma il Jiarros (Dee. I. p. 7» ter.). 8<j). Se alcuna nave venisse Abd Oul-ri/.aq, Ainbasriatore di.Vhoh-t\orkli U> COa tir ma. 9 k-dikat (ci dice un porto di mai« molto sicuro, c frequentato. La