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un de’ quattro fratelli, re della provincia di Maabar, qual è molto ricco d’oro e gioje, e mantiene il suo paese in gran pace, e li mercanti forestieri vi capitano volentieri, per esser da quel re ben visti e trattati. Tutte le navi, che vengono di Ponente 8?3, Ormus, Citisi, Adem, e di tutta l’Arabia cariche di mercanzie e cavalli, fanno porto in questa città per essere posta in buon luogo per mercatantare. Ha questo re ben trecento mogli, le quali mantiene con grandissima pompa. Tutte le genti di questa città, e anco di tutta l’India hanno un costume, che di continuo portano in bocca una foglia chiamata Tembul 8?4 per certo abito e dilettazione, e vannola masticando, e spulano la spuma che fa. I gentiluomini, signori, e re hanno dette foglie acconce con canfora, e altre spezie odorifere, ed eziandio con calcina viva mescolate. E mi fu detto, che questo li conservava mollo sani. E se alcuno vuol fare ingiuria ad un’altro, o villaneggiarlo, come l’incontra gli sputa nel viso di quella foglia o spuma, e subito costui corre al re, e dice l’ingiuria che gli è stata fatta, e ch’ei vuol combattere 8>5. E il re li dà lJ ar(n. i56o) (Y. t. I. p. 181 n. b). Dice il P. Buchet » Entre Manapar et Tuiucurin se trouve une bourgade appellèe Purnicael et noinmèe par les In iiens Pourrejcajel... La latitude est de 8.° 58.’ (Lettr Edif. t. XIII p. 93). 875. Le navi che vengono di ponente. Non parlò delle navi della costa d’Arabia e del seno Persico il Barbosa perchè per le conquiste dei Portughesi e per le loro guerre contro i signori Arabi non osavano più d’approdarvi, e ciò probabilmente fece decadere quell’emporio di traffico. 874.i hiamata Tenibili. » Quivi attendono per buona pezza a masticare quella foglia del Betre (Betel), il che fanno ancor tutto giorno, ed è la medesima foglia, che trattando dell’isole Filippine si chiamo Buyo: e la mescolano con quelle frutta chiamate da quei delle dette isole Berga e quinci nell’India Aseica(Pirecha), la quale è una frutta grossa come una noce e la produce un albero quasi somigliunte alla palma in quanto «j! fusto, e alle foglie, ma di essa molto minore. Il sapore di detta frutta è aspro e 1 astringente, e perciò vanno mitigandolo con calcina spenta, fregando con essa calcina la detta foglia quando se la vogliono mettei e in bocca. In quanto all’odore di essa ha gran somiglianza con quel del nostro taigone, e rende un fiato che invita grandemente ai piaceri, e spezialmente coloro che la masticano, i quali nel medesimo tempo ristora (Carlet. T.1I. pag. 274)• Altrove ei dice (t. I. p. 157). » Il sugo di questa foglia è caldissimo, e ciò si cava dagli effetti che se ne veggono, perchè ajuta molto la digestione, consei va le genv gie e i denti e (a buono e odorifero il fiato » Parla di questa costumanza il Barbosa che descrive anche la pianta del Betel (Barn t. I. p. 33l C). 87’j. Ch’ ei vuol combattere. Il Barbosa tratta di queste solenni disfide nei termini stessi del Polo, affermandole autorizzate dal re, e che servono di grato spelta