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CAP. XXÌ. Del regno di Murphili ovvero MonsuF. Il regno di Murphili 850, si truova quando si parte da MaSSo. Il regno Murtijìlì (Nel Cod. Par. Mosul) o Murjìl come si disse (t. I. p. 177 n.). Congettura il Sig. Maltebrun (Geog. t. I. p.) che qui intenda di favellare del regno di Golconda, e soggiunge che significa regno dell’Avorio. Sectndo il P. Zm la Mnrjìl, o Merfil vuol dire avorio, ossia dente d’elefante anche in francese ’ in Spagnuolo. Ma detta voce deriva dall’Arabo, e si ravvisa perciò che è una generica appellazione data a quella costa, perchè vi moltiplicano gli elefanti e vi trafficano d’Avorio (Zurl. Dissert. 1.1. p. 188). Secondo il testo della Grusca lo die» a mille m glia a tranrrmtana di Meliapuri. Secondo questa lezione a 5oo miglia dal Maabar o Maravar. f evidente che il Polo parla del famoso regno di Orissa e non di Golconda come dimostreremo. ì Portoghesi all’epoca delle loro conquiste trovarono la rosta del Coromandel posseduta sino al Bengala da due soli Imperanti il re di Narsinga o di Bisnagor, e quello d’Orissa. Dice il Barro»: v e ritornando a continuare la descrizione della nostra costa dalla città di S. Tome dove ci siain fermati per riverenza di questo Apostolo nostro protettore dell’India. Dalla sua città sino a Faticate vi sono ventisette miglia, e più oltre sono Chiricole, Aremogan, Caleture, Careiro, Pent^polin, Mazulepatani, Giidavarin, appresso il capo di questo nome che giace in diciassette gradi, nel quale finiscono le terre del re’ gno di Bisnagor come abbiam detto, e comincia quello d’Orissan; la costa del quale per essere biava (aspia) è di pochi porti. Ha solamente queste terre P-enacotCf Calingan, Bazapatan, Visaopotan, Vitii’ilipatan, (alinhaputan, Naciquepatant Puluro, Panagate, e il capo Segogora, che i nostri chiamano il capo dei palmeti, ’ per ragione di alcuni palmeti che vi sono, i quali,i naviganti notano,perchè gli dan9 110 conoscimento della terra. E dà questo capo dove noi facciamo il fine del regno d’Orissa, il qunle giare in ventun grado, all’altro estremo del regno di Bengala ch’ è la città di Chatigan, che giace in ventidue gradi, sono le trecento miglia che dicemmo » (Dee. 1. Lib. IX p. 171). Cosi parla anche il Barbosa » Passato il v regno di Narsinga, avanti per la costa comincia il regno d’Orixa ch’è di gentili... la maggior parte del suo paese« lontana dal mare, sopra il quale vi sono pochi v porti., ed anche di pi eo traffico. Questo paese si prolunga dietro la costa del mare tino al fiume del Gange... e dall’altra parte del detto fiume comincia il regno di Bengala t (Ram. JViv. 1.1. p.349. c). Non si parlava ai tempi del Polo Bè di regno, nè di città di Golgonda. Tavernier dà sommaria contezza delle vicende della penisola dopo.gli scuoprimenti dei Portughesi. Il re di Narsinga distrusse il regno d‘ Orissa, ed estese il confine dei suoi stati in tal guisa sino al p.iese dei Mogolli posteriori, divenuti padroni di buona parte dell’India. » Sous le regne d’Akbar roi des Indes... les Mogols n’etendoient leur dornination du cotè du midi que jusqu’a Nerbeder, et la riviere qu’y passe, et qui venant du sud vase jet’ ter dans le Gange, separoit leurs terres de celle du Raja de Narsingue, qui alloit ■’ jusqu’ au Cap Comprai. Les uutres Rajas ètyieutcomine se’ sujet tenant de