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i che vedendo il re non volse col cavallo andar più oltre, nè di lì si mosse finche il mercante non fu sodisfatto. La qual cosa veduta dalle genti circostanti, molto si maravigliarono, dicendo, che giustissimo era il re, avendo ubbidito alla giustizia. Detti popoli si guardano grandemente da bere vino 831 fatto d’uva, e quello che ne bee, non si riceve per testimonio, nè quello che naviga per mare, perchè dicono, che chi naviga per mare S3a è disperato, e però non lo ricevono in testimonio. Non reputano, che la lussuria sia peccato, e vi è così grati caldo, che gli è ima cosa mirabile, e però vanno nudi 833, e non hanno pioggia83’, se non solamente del mese di Giugno, Luglio, e 851. Da bere Vino (V-1. i. p. 175. n. c.). Secondo il P. Paolino lo studio dei Bramani è tii mantenere il popolo frugale e temperante, lo che è conveniente, e a ialtato a quel clima (Syst. Brahtn. p.98.). Osserva che i militari Indiani per quanto siano d’ordinario altrove la classe la meno temperante dei cittadini, ivi si cibano di riso, di frutta, d’erbe, e bevono acqua di riso. L’uso di alcune droghe inebrianti lo prenderono dagli Arabi (ibid. p. 226.) 852. Chi naviga per mare (V. t. I. p. 175. n. D.) 855. Vanno nudi.,, Le donne e gli uomini delle tribù basse.. portano un solo ■"anno di tela di cotone intorno ai rei Vil resto del corpo rimane ignudo»(aPaul, da S. Bartolom. Yiag. p. 111.) 854 Aon h mno pioggia. Tanto Pietro della Valle (V. t. I. p. 175. n. e), quanto il Cai letti parlano di queste piogge annuali dei mesi di Maggio, Giugno, Luglio e Agosto T. II. p. ?Ò5.)..Ma l’uno le rammenta nel parlar di Surat l’altro di Goa, ossia Milla costa di Malabar. Da ciò si ravvisa che il Polo osservò questo fenomeno quando navigava lun;ro il paese di Malajala o il Malabar. Taglia da settentrione a mezzodi la penisola Indiana una catena di monti, nella guisa appunto che fa l’Appennino dell’Italia, catena detta Gauts o Gates dai nalj, voce che senilità strette o gole. S’inalza quota catena ad un tratto dal paese di Concan, e lungo la costa Malaharica si prolunga, sino al Capo Cantorino. Si dilata in ampiezza dall’ima all’altra opposta costiera, sollevandosi gradatamente a ripiani spaziosi, fertili e popolati, e che servono di base a munti più alti: su queste pianure si respira aria In sca e salubre, ed avvene di tale ampiezza che si estendono (idll’una all’altra pai te d’’ll«i penisola. La parte 1 entrale di ll.i catena si appella ¡falla Gaut,o Guut.superiore (R< nn. Descrip. de I Ind. t. I. p. i’j5). Il Uibeyro che attraversò quella regione montuosa, dice < he alcuni monti di quella catena hanno due leghe d’altezza, che non vi si vede clr < ielo e spaventevoli scogliere sterilissime: non sonovi nè pozzi, aè fontane, e in tic soli fiumi s’ imbattè nel suo viaggio. Conferma poi chè fertili e popolose sono qu Ile pianure pedemontane, coperte di borghi e villaggi fabbricati • iilla riva di qualche st.igno. Il grano e le biade vi prosperano, e vi abbondano lo mainlre (Hist. du Cc> L p. 5 j. Questi monti corrono parallelamente alla costa di Malabar, e fra essi e il mare vi è una pianura «ho da /(O, si estende sino a 70. miglia d’ampi« //.a. Veduti quei monti dall i marina hanno aspetto maestoso e magnifico. L’ costiera orientale appellasi Ciolomamlala, o terra del miglio; l’occidentale