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sono cento e quattro perle grosse e belle, e rubini, che sono di gran valuta. E la causa è questa, perchè gli conviene ogni giorno dir cento, e quattro orazioni 8g6 all’onor de’ suoi idoli, perchè così comanda la lor legge, e così osservarono i re suoi predecessori. L’orazione che dicono ogni giorno, sono queste parole pacauca 8#?, pacauca, pacauca, e le dicono cento e quattro volte. Item porta alle braccia in tre luoghi braccialetti d’oro ornati di perle, e gioie; e alle gambe in tre luoghi cintole d’oro, tutte coperte di perle e gioie e sopra le dita de’ piedi, e delle mani, ch’ è cosa maravigliosa da vedere, non che stimare si potesse la valuta: ma a questo re è facile nascendo tutte le gioie, e perle nel suo regno 808. Questo re ha ben mille concubine, e mogli 8o9, perchè subito, ch’ ei vede una ’ les ex corona predatoria rudraksham dieta,devotissime rècitant, et haee sunt etrum quotidianae preces » (ibid. p. 88) 806. Cento quattro orazioni. Il Giapponese Angero di cui fu pubblicata la relazione dal Ramusio (t. 1. p. 419. D) dice, che usavano nel suo paese corone con centotto segni per recitare altrettante orazioni al loro idolo, e soggiunge che domandatane la ragione, i letterati dissongli che nell’uomo sono cento otto peccati, e ch’era necessario dire un orazione contro cadaun di essi, e che reritavanle inuna lingua che non intendevano, perchè probabilmente furono introdotte col culto straniero. Di cento otto segni sono pure le corone dei settari di Foe nella Cina secondo un missionario citalo da Marsden (n. 1722). ¡Ma è qui da avvertire che tanto i Cinesi, quanto i Giapponesi, di cui qui si tratta sono seguaci del culto dt~Budda; e qui sembra che il Polo parli di seguaci della legge B» amanica^ talchè non è da recar maraviglia se eravi qualche differenza nel numero delle loro orazioni. 807. Pacauca. Di questa voce che sembre invocativa, che non leggesi negli altri testi, non mi è avvenuto di discuoprirnefil significato. 808. Gioje e perle nel suo regno.,, Les rois des Lndes portent à leurs oreilles des pendants de pierres precieuses enchâssèes dans l’ur. Us portent aussi des a> colliers d’un grand prix ornès de pierres precieuses de diverses couleurs, et particulierment de vertes et de rouges: mais les perles sont ce qu’ils estiment davantage» (Renaud Ane. Relat. p. 125.)(t. I. p. 171. b). 11 Barbosa dice della corte di Narsinga: » partano certi collari stretti al collo tutti d’oro, e pieni di ¡» gioje, e nelle braccia manigli, e anella nelle dita di gioje ricchissimi, e similis minte orecchini di gioie e perle » (Ram. t. I. p. 534- B). L’Ambasciatore Abdoulrizaq racconta che all’occasione dell’udienza datali dal re di Bisnagor:» le roi etoit assis en grande cèrèmonie dans la salle des quarante colonnes, au inilieu d’une cour nombreuse, revêtu d’une robe de satin coleur d’olive, bordèe en peiles, et en diamens si brillents et si beaux que le meilleur bijoutier n’auroit ’ pu les èstimer (Lang. 1. c. p. lxv.). 809. Concubine e mogli. » Il re (di Narsinga) ne tiene seco nel suo palazzo molte che sono figliuole di gran signori del suo regno, e oltre a queste mol’