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ftcatfezze, e vestono con tanti adornamenti di seta, e di gioie ^ ^ che uon si potria stimare la valuta di quelle, e ancorchè per li i’e antichi fosse ordinato per legge, che ciascun’abitatore, fosse obbligato ad esercitare l’arte del padre 6t0, nondimeno co ne diventino ricchi, gli è permesso di non lavorar più eoa le proprie mani, ma ben’erano obbligati di tenere la bottega, e uomini, che v’ eseecitassino l’arte paterna. Hauuo le loro case 609. Adornamenti di seta e di gioje. Lo Staunton osserva che le donne dì Su-tcheu sono più helle e avvenenti, e vestite con maggior leggiadria di quelle d Ila Cina settentrionale. Portano una scuffietta di raso nero che à una punta che sten ìe fra le ciglia arricchita di brillanti, e orecchini d’oro e di cristallo (Ainbas. t. IV, p. i5o). Secondo le Comte quanto trascurano la carnagione gli uomini, altrettanta cura ne hanno le donne. Ei non sa se usino i lisci attualmente, ma gli fu ù’.Ito che ogni mattina si servono pel collo d’una farina branca, più atta secondo esso ad offuscare la carnagione che a darle risalto. Le donne hanno il naso corto, e gli occhi piccoli, nel resto dei lineamenti non cedono in bellezza alle Europee. La loro naturale molestia dà molto pregio alla loro graziosita. Cuopronsi il collo con un collaretto di raso bianco, le mani sono coperte dalle maniche lunghe delle loro vesti. Camminano adagio e mollemente con gli occhi bassi e il capo -inchinato. Saviamente osserva il Missionario che la moda è più efficace della virtù a contenere le femmine. L sso avrebbe desiderato che dalle dame Cristiane in Europi fosse osservata quella modestia che per moda praticano da tanti secoli in poi le Cinesi i lolaire. Tul modesto esteriore non le salvadalla brama innata in quel sesso di iar mastra di s; più sono rinchiuse, meno amano la solitudine. Si vestono magníficamente, e »’occupano parecchie ore della mattina del loro abbigliamento, nella lusinga di e.vscre vedute da alcuno nella giornata, quantunque non lo siano d’ordinario che d»ii l »ro domestici. Si pettinano a ricci, nei quali intrecciano mazzetti di fco li, d’oro ed amento, e quell’acconciatura sembrava al relatore preferibile alle, smisurate periucche, che erano in uso in Francia ai tempi di Lodovico XIV. Le dame portano una veste lunga di raso o di broccuto rosso, celeste,o verde a piacimento, e sopra di essa una s »pravtste o casacca a maniche che strascicano (ino a terra quando non si rialzino. Ciò che particolari zza le Cinesi da tutte le altre donne del Mondo è la piccolezza dei loio piedi, de’ quali con studio, e con strette lasciature impedirono io sviluppo fino dulf infanzia (Le Comte t. I. p. 2i5). 610. I,’urte del padre. Non «osi accade oggidì nella Cina, ed anche il Polo dicechr ciò era stato ordinato dai re antichi. Sembra che il governo militare dei Tartari in virtù dtd quale ogni ardito soldato potea ambire ai primi uffici, facesse abolire la l«-£ge Cinese, che era ari: he stabilita nell’ antico Egitto, c che è tuttora barbaramente.osservata nell’Indie (Maisd. n. io5a). Non concordano i viaggiatori intorno al numero dei varj ceti nei quali si divide la popolazione della Cina. N-iv.»rette numera i letterali, i villici, gli artigiani i mercatanti. Il Dnhaldo divide la nazione in popolo, letterati, e mandarini; altrove in nobiltà c plebe. Nella prima si comprendono i reali, i mandarini, i letterati: nella seconda i lavoratori, i mercatanti, gji artigiani (II>»1. Gcuer. de» \oy. t. \ I. p, ibi),