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qual trovandosi il Re Fanfur tutto pauroso e tremante, come quello, che mai non avea veduto combattere, nè stato in guerra alcuna, dubitando della sua persona, montò sopra le navi, che erano state preparate per questo effetto con tutto il suo tesoro, e robe sue, lasciando la guardia della citta alla moglie 5:>6, con ordine, che si difendesse al meglio che potesse, perchè essendo femmina non avea da dubitare, che capitando nelle mani de’ nemici, la facessero morire. E partito andossone per il Mare Oceano ad alcune sue isole, dove erano luoghi fortissimi, e quivi finì la sua vita. Or lasciata la moglie in questo modo, si dice che il re Fanfur, era stato ammonito da’suoi astrologhi, che non li poteva esser tolta la signorìa, salvo da un capitano che avesse cent occhi. La qual cosa sapendo la regina, essendo ogni giorno più stretta la città, stava pur con speranza di non poterla perdere, parendoli impossibile, che un’uomo avesse cent’ occhi, e un giorno volendo sapere come avea nome il capitano nemico, le fu detto Chinsambaian ^ cioè cent occhi. 11 qual nome la impaurì, e mise gran terrore, pensando costui dover esser quello, che gli astrologhi aveano detto al re, che il cacciaria di signoria. Però come femmina piena di paura senza v capitale des Song » (Hist. de la Chin. t. IX. p. 344)• Allorchè i Niu-tche, ossia i Kin s’inoltrarono eoo le conquiste nella palle centrale della Cina, l’Imperadore Kao-tsong, scelse per residènza Nan-kinj ma anche ivi credendosi malsicuro trusportolla a Hang-tcheu nel 1129. E da indi in poi quella citla fu la jcsiden/a imperiale (ibicl. t.VIII. p. 474)• Detta città ebbe anche l’altro nome di Là n - ngan. . Alla moglie. E errore della Lezione Ramusiana. Il nostro ’l’esto dice che lasciò nella città la reina, titolo conveniente am he per la regina madre, che era la leggente. Essa appella vasi Siu- chi: ebbe quell’incarico nel 1275, perchè il figlio di lei dello Impcradorc aveva solo anni (¡uatlro (ibid. t. IX. P 536). O47. Cht; il cacceria di Signoria. Pejren o Bajran che avea sotto di se eccellenti capitani Mugolìi prende molle lillà. Passò abilmente il Km/ig malgrado la flotta Cinese, < he battè e in parte incendiò. Era tanto tulio era confusione e leiroie nell’impero dei Sortg. I. il malcontento era estremo per l’odio (h<- ertisi procaccialo il perlido ministro A’¿a sto-tao. Con estrema burbanza volle ci stessjj condurre conilo il nemico un armata di ccntctrcnlamila uomini, ma ebbe l’ignavia d’ abbandonarla senza te 11 tu re la sorte d’una battaglia. Vinse R.iy •hi i Cinesi in co nhattimento navale, e distillilo in tal guisa il nerbo d» lle loro lor/c riconobbero non uvere altro scampo ili»; chieder pace: ciò fecero invano. Il (apilano dei M ¡¿< III non lasciossi commuovei e dalle rimustrunzo