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grandissime mercanzie. Sopra detto fiume è un ponte di pietra 395 molto bello, e forse in tutt’il mondo non ve nè un’altro simile. La sua lunghezza è trecento passi, e la larghezza otto. Dimodochè per quello potriano comodamente cavalcare dieci uomini, dall’uno all’altro lato. Ha ventiquattro archi, e venticinque pile in acqua che li sostengono, ed è tutto di pietra serpentina, fatto con grand’artifìcio. Dall’una all’altra banda del ponte è un bel poggio di tavole di marmo,, e di colonne maestrevolmente ordinate. E nell’ascendere è alquanto più largo, che nella fine dell’ascesa. Ma poichè s’ è asceso, si trova uguale per lungo come se fosse tirato per linea. E in capo dell’ascesa del ponte è una grandissima colonna e alta, posta sopra una testuggine di marmo. Appresso il piede della colonna è un gran leone, e sopra la colonna ve n’è un’altro. Verso l’ascesa dei ponte è un’altra colonna molto bella con un leone, discosta dalla prima per un passo e mezzo. E dall’una colonna all’altra è serrato di tavole di marmo tutte lavorate a diverse sculture, e incastrate nelle colonne, da lì per lungo del ponte infino al fine. Ciascune colonne sono distanti l’una dall’altra per un passo e mezzo, e a ciascuna è soprapposto un leone con tavole di marmo incastratevi dall’una all’altra, acciocchè non possano cadere coloro che passano, il che è bellissima cosa da vedere. E nella discesa del ponte è come nell’ascesa. %)5. Ponte dì Pietra. Il P. Magaillans fa menzione di questo ponte, che secondo esso era non già sul fiume Pulisangan, ma sul Lcu-li-ho, che ha corso tre leghe ad occidente del rammentato Pulisangan. Egli è certo che può essere occorso tale abbaglio nel Diario del Polo. Secondo il Missionario detto ponte era il più bello della Cina, e forse del Mondo, tutto di finissimo marmo bianco. Ciò pare in contraddizione col testo ove è detto che era di pietra, ma nel Testo lliccardiano è detto pons marmoreus. Era abbellito con lavori finissimi ed eccellenti, ornavanlo 140 colonne, settanta per parte insieme unite con tavole di marmo che servivano di spallette al ponte, scolpite con ornati a grottesco di fiori, frutti, uccelli, e altri animali. Il Missionario fa menzione di due piedestalli che erano all’ingresso del ponte, sui quali posavano due leoni, ed è strano che ei affermi che il Polo non ne fece menzione (p. 17). Ciò forse deriva dall’aver letta la relazione del nostro viaggiatore in qualche edizione mutilala. I Cinesi credevano che il ponte avesse due mila anni d’antichità. Nel 1688 una piena sopraggiunta dopo una gran siccità lo fece cadere in. rovina.