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t 127 CAP. XLIX. Come partendosi da Caracoran si trova la pianura di Bargu; e de costumi degli abitanti in quella / e come dopo quaranta giornate si trova il mare Oceano, e delli falconi, e girifalchi, che vi nascono; e come la Tramontana a chi la guarda appar verso mezzodi. Partendosi da Caracoran, e dal monte AJtay, dove si scppeliscono i corpi degl’Imperatori de’ Tartari, come abbiam detto di sopra, si va per una contrada verso Tramontana, che si chiama la pianura di Rargu, e dura ben circa sessanta giornate. Le cui genti, si chiamano Mecriti 2/|S, e sono genti salvatiche, perchè vivono di carne di bestie, la maggior delle quali di cintola e hanno le membra esili ed agili. I Kalmucchi sono di carnagione bianca, sopratutto i fanciulli. Ma stante l’ardore del sole cui si espongono nudi, e il fumo che è nelle loro capanne di feltro, non meno che per l’abitudine di dormir nudi, diviene la loro pelle di color giallo celestino. Le donne sono meno scure. Fra le ben nate vedonsi visi bianchi che sfoggiano pei color nero dei capelli, in che somigliano non meno che pei lineamenti alle Cinesi. Sonovi visi tondi molto piacevoli, e si vedono donne che per la regolarità dei tratti eia bellezza sarebbero molto vagheggiate in tutte le città Europee. 1 lineamenti caratteristici di tutti i volti dei Kalmucchi sono i seguenti. L’occhio dalla parte dell’angolo maggiore obliqualmente calante verso il naso, e poco aperto e carnoso. Le ciglia assai folte che formano un angolo assai ottuso. 11 naso è di particolare conformazione, ordinariamente volto all’insù e schiacciato verso la fronte, l’osso della guancia prominente; la testa e il volto molto tondo, la pupilla nerissima, i labbri grossi e carnosi, il mento corto e i denti bianchissimi, gli orecchi d’un estraordinari» grossezza e staccati dalla lesta. I Kalmucchi accordano primato di bellezza a quelle lisonornie che riuniscono in maggior numero i tratti caratteristici della loro nazione (Pallas Voy. t. II. p i56 e seg.). 247. Bargu. Ei ne parlò di sopra (Cap. 42) e vedasi la nota n. 206. Ma qui comprende sotto tale denominazione tutta la parte dell’Asia thè dal lago Baihal estendesi fino al Mare Ghiacciato, dietro le relazioni dei Tartari che frequentarono qualle contrade pei traffici delle pelli. Anche Rubriquis parlo dei Kerkis (i Kirguis) (Collect. de Berg. p. 89) e affermo che quelle estreme contrade settentrionali erano sconosciute per i ghiacci e le nevi che ne vietavano l’accesso. 248. Alteriti. Celebre tribù tartarica a confine dei Mugolìi. I Cinesi che non hanno la lettera r appellarongli Mieliki (Hiat. Gen. de la Chin. t. IX. p. 2’» not.) essi fecero la guerra a Gengiscan dopo che esso ebbe disfallo Ung-Can (Petis de la Croix p. 88).