bc’ii ammaestrati, avendoli con quelli esercitali, mentre erano pastori, cominciò a soggiogar città e provincie; e tanta era la fama
della giustizia, e bontà sua, che dove e^li andava, ciascuno veniva a
rendersi: e beato era colui, che poteva essere nella grazia sua, di modoche egli acquistò circa nove provincie: e questo puolè ragionevolmente avvenire, perchè allora in quelle parli, le terre, e
provincie, o si reggevano a comune, ovvero ciascuna aveva il
il suo re, e signore, frali quali non v’essendo unione, da se
slessi non poteau resistere a tanta moltitudine.. E acquistale, e
pr ese, che avea le provincie, e cillà, metteva in quelle governatori di tal sorte giusti, che li popoli non erano offesi, nè nella persona, nè nella roba, e tulti li principali menava seco in altre provincie, con gran provvisione, e doni. Vedendo Cingis Gnu, che la
fortuna così prosperamente li succedea, si propose di tentar maggiori cose. Mandò adunque suoi ambasciatori al Prete Gianni simulatamente, conciosiach’egli veramente sapeva, che il detto
non presterebbe udienza alle lor parole, e gli fece domandare la
figliuola per moglie 223. Il che udito il Prete Gianni, tutto adirato, disse. Onde è tanta pretenzione in Cingis Cari, che sapendo
che è mio servo mi dimandi mia figlinola. Partitevi dal mio cospetto immediate, e diteli, che se mai più mi farà sirnil domande, lo farò morire miseramente. La qual cosa avendo udito
Cingis Can, si turbò fuor di modo: e congregato un grandissimo esercito, andò con quello a mettersi nel paese del Prete
Gianni, in una gran pianura che si chiama Tenduc 22 ’, e mandò a dire al Re, che si difendesse. Qual similmente con grand’
esercito se ne venne nella detta pianura, e erano lontani un
dall’al tro circa dieci miglia. E quivi Cingis comandò alìi suoi
astrologhi 225, e incantatori che dovessero dire qual’esercito do223. La figliuola per moglie. Secondo la storia di Petis de la Croix (p.
58) Gengiscan sposò la figlia di Ung - can mentre abitava alla sua Corte. Secondo il Mailla richiese la figlia d’Ung-can pel proprio figlio.
224. Tenduc. Le storie Cinesi porUno che incontraronsi a Kalantchin, frai
fiumi J’ula, e Kerlon, in un luogo che sembra essere verso il 4^-° di Lat. e il
settimo o ottavo grado di Long, a occidente di Peckino. Ciò determina qual
paese appelli il Polo Tenduc. (Ibid. p. 55).
225. Queste canne venivano una contro l’altra. L’uso di consultare le sorti con due canne coaie qui si narra, Petis de la Croix dice essere praticato dai
Turchi, e dui Tartari, anzi esso descrive come fanno quando si valgono delle
ireccie a tale uopo. (p. 65)