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ro i Tartari: e la città ha d’intorno nn forte terraglio,215 perchè non hanno copia di pietre, appresso la quale di fuori è un castello molto grande, e in quello è un palazzo bellissimo dove abita il Rettore di quella. C A P. XLII. Del principio del regno de’Tartari; e di che luogo vennero y e come erano sottoposti ad JJmcan, che chiamano il Prete Gianni, che è sotto la Tramontana. Il modo adunque per lo quale i Tartari 2,6 cominciarono 215. Forte terr aglio cioè una trincea di terra, o terrapieno come lo accennò Rubriquis. r>.i6. Tartari. Tanta è la celebrità di queste genti, che sembrami dovere essere non discaro il vedere qui riunito ciò che dissero intorno all’origine di questo celebre Popolo i più accreditati Scrittori. Abulganzi nella sua storia generale dei Turchi, dei Tartari, e dei Mogolli, di cui diedero un estratto i reddattori della storia generale dei Viaggi (t. VII. p. 56) narra che Alanza - kart quinto descendente di Turk (il padre dei Turchi) ebbe due figli, Tatar e.Mogul, stipiti di quelle genti. L’Herbelot (Vox Tatar) dietro l’autorità di Mirkonda, osserva che i popoli detti da noi Tartari e Mogolli sono indicati dagli Arabi colla generica appellazione di Alrak o Turchi, imperocchè detta voce in Arabo c il plurale di Turk. Non evvi infatti da porre in dubbio che abbiano quei due popoli una comune origine. Osserva Visdelou (Supplem. a la Iiiblioth. d’Herbcl p. 147)» che non vi è da prestar fede alla favola che questi due Tatar, e Mogul dessero nome a quei due popoli,e perciò dalle storie Cinesi estrae le notizie relative alla loro origine. I Cinesi appellarono i Tartari rIT\a - tha e pei disprezzo Sao Tha-tze che significa i fetenti Tartari. Gli hanno ancora appellati Tatal supplendo con la / alla Lettera r, che manca come si disse nel loro alfabeto. E dierono maggiore e minore estensione, secondo i tempi, alla Signoria di detti popoli. Sembra che posteriormente alle celebri conquiste di quelle genti chamasscro cosi tutti i popoli che abitano a settentrione della Cina, ad occidente del Meridiano di Pekino, imperocchè i Cinesi appellano i Russi i Tartari di Naso grande. Una storia Cinese di cui leggesi l’estratto in Visdelou fa discendere questi popoli riai Mo-ho o Manciusi, ossia dagli antenati di quelli che sono oggidì signori del1.« Cimi. F. sul declimare del X. Secolo incominciarono a farsi conoscere ai Cinesi p»’T 1« loro depredazioni, talchè i Kitani gli assaltarono c gli dispersero. Dopo varie permutazione di sedi come tutti gli altri popoli erranti, stabili rotisi lungo il fiume ‘fatar cui dicrono nome, quantunque Aitone dica, che da quel fiume il trassero (Hait. c. xvi.). Ciò cre.lesi che accadesse verso il Secolo Xf. Palla» dire dei Calmucchi: i> le nom de Tatar est une injure, panni eux: ils U- font deriver du verhe Tatanoi, attirerò toi, s’ attrouper, il cquivaut dune a cclui de brigami » (Voy. t. IF. p. a’/»). Ma può essere andato in di.sprcgio