devano molte avversità, ordinarono ambasciatori al Gran Can,
pregandolo, che quello, che dalli lor antichi padri, e avi a
loro era stato lasciato con tanta solennità, fosse contento, che
potessero osservare, perciocchè dappoi, che mancavano di far
questi piaceri, ed elemosine verso i forestieri, le loro case andavano di mal in peggio, e in rovina. 11 Gran Can intesa questa domanda, disse: poichè tanto desiderate il vituperio, e
ignominia vostra, siavi concesso. Andate, e vivete secondo i
vostri costumi, e fate che le donne vostre siano limosinane
verso i viandanti • e con questa risposta tornarono a casa con
grandissima allegrezza di tutt’il popolo, e così fin’al presente
osservano la prima consuetudine. 302
C A P. XXXVIII.
Della provincia di Succuir, dove si trova il Reubarbaro che
vien condotto per il mondo. 203
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Partendosi dalla provincia predetta ^ si va per dieci giornate fra Greco, e Levante, e in quel cammino vi sono poche abitazioni, ne cose degne di raccontarle, e in capo di dieci giornate, si truova una provincia chiamata Succuir, nella quale sono molte città, e castella, e la principal città è ancor lei no302. d’an uso egualmente licenzioso parla Elphistone come tuttora esistente in una parte del Cabuliitan (Ma rad. n. 53^) Vedasi intorno a ciò (t. I.
p. 106 n. a p. 108 n. c.)•
2’j5. il testo ottimo innanzi di parlare di Succuir tratta di Chingitulas
(Cod. Ilice.) Chinchiritalas, capo omesso nel testo Ramusiano, ove a Chinchitalat si rammenta per incidenza nel Gap. 40. lì Sig. Marsden opina col Deguigne’ che sia il paese detto dai Cinesi Chen - Cheti, che aveva p¡nr capitale Knn - ni - tching vicino al lago di Lop (not. 341)• Secondo Forster è Sanatila Falgin o San-kin-talui. Io ravviso ChinchirUalas in ’Vchahan della Carta
d’Anville, cui va aggiunta la voce ’l’ala, che in Mugolio significa piano, ed è
detto lu’’go segnato in vasta pianura a mezzodì, un poco vei s > libeccio del
•Sohuc-nor, e a maestro di So - tcheu, e perciò la sua località è assai analoga
a ciò eh«- narra il Polo di questo luogo. Tchatian- l’ala i alla Lat. 4° 10 lj0|,g- 1 ’3
7- I. siccome nel (Cip. /fi) «lei Testo da rroi pubbleato, ove tratta di delta
provincia, discorre ani «» del modo di far la tela di Amianto ch’ ei appella Sala man Ir», e ciò per sentito dire da un Turco suo compagno ch’ eraci stato.
.Mi conrrnno nell’opinione ch’ei non fu in detta parte di l’ariana c eh ei segui la stiala nella caria da noi indicata.