provincia è in mezzo di due deserti, cioè del gran deserto, che
disopra s’è detto, e d’un altro piccol forse di trè giornate.
Tutte quelle genti adorano gl’Idoli e limino linguaggio da per
se. Vivono di fruiti della terra, perchè ne hanno grande abondanza, e di quelli vendono ai viandanti. Gli uomini di questa
provìncia sono sollazzosi, e non attendono ad altro, che a souare
instrumenti, cantare, ballare, e a scrivere, e leggere secondo la
loro consuetudinee darsi piacere, e diletto. E s’ alcun forestiero và ad alloggiar alle loro case, molto si rallegrano 9 e comandano strettamente alle loro mogli, figliuole, sorelle e altre parenti, che debbano interamente adempire tutto quello 3 che li piace,
e loro partendosi di casa, se ne vanno alle ville, e di lì mandano tulle
le cose necessarie al lor oste, nondimeno col pagamento di quello,
nè mai ritornano a casa finchè il forestiero vi sta. Giaciono con
le lor mogli • figliuole, e altre, pigliandosi ogni piacere, come
se fossero proprie sue mogli, e questi popoli reputano questa cosa essergli grand’onore, e ornamento, e molto grata alìi loro idoli, facendo così buon ricetto a viandanti bisognosi di ricreazione, e che per questo siano moltiplicati i loro beili, figliuoli, e
facoltà, e guardali da lutti i pericoli, e che tutte le cose gli succedino con grandissima felicità. Le donne veramente sono mollo sollazzose, e obbidientissime a quanto li mariti comandano.
Ma avvenne al tempo, che Manghù Gran Can regnava in questa
provincia, avendo inteso i costumi, e consuetudini così vergognose^ comandò strettamente agli huomini di Camul, che per lo
innanzi dovessero lasciare questa così disonesta opinione ^ non
permettendo j che alcun di quella provincia,, alloggiasse forestieri, ma che gli provvedessero di case comuni, dove potessero
stare. Costoro dolenti, e mesti, per tre anni in circa ossevaro110 i comandamenti del Re. Ma finalmente vedendo, che le
terre loro non rendevano i solili frutti, e nelle case loro succetl altri nomi. La città di Camul doverono visitarla i Poli seniori nella loro
andati alla Cina, infatti ivi fece capo come avvertimmo anche Benedetto Goez.
Quel paese come osservalo il Polo fu reame da per se, fondato dalla famiglia
Tchin nell’anno 713 e si mantenne indipendente sotto dieci regnanti. Secondo i
Cinesi Storici Hami detto da loro Y - u - yen è a i5io U di distanza da Sotcìieu (Deguignes t. I.p. 282). II. p. VII.) che corrispondono a circa 4’>o miglia
d’It:ilia. Secondo Gaubil (apud Sauciet P. 177 e 2G7) la lat. di Marni e di
/)2° 55’ Long. 95° 10.